Pezze di Greco di Fasano, c.da Salamina
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Il nome Masseria Salamina risale al XVII secolo, quando Giuseppe Salamina ampliò la struttura preesistente, sorta su un appezzamento di terreno di oltre 200 ettari, impiantando degli alberi di ulivo.

Le fortificazioni del corpo masserizio originario avevano lo scopo di difendere gli abitanti dalle incursioni dei pirati saraceni che sbarcavano sulla costa. Numerosi sono stati i rimaneggiamenti che la masseria ha subito nel corso dei secoli questi, senza alterarne gli equilibri originari e l´aspetto complessivo, hanno adeguato l´imponente struttura alle necessità agrarie del tempo.

Nella masseria vi è una chiesa con pianta a croce latina che ha inglobato al suo interno una più antica chiesa rupestre e da cui sporge la muratura dei bracci laterali. Il portale d’ingresso ha una forma rettangolare, e reca sulla cornice in pietra un cartiglio recante l’iscrizione: "CHARITAS 1792”. La navata centrale presenta delle volte a botte che terminano verso l´altare in una parte quadrangolare più larga, con la volta a stella. L´altare, che occupa l´intera parete è in stile barocco realizzato in pietra locale.

Dopo la famiglia Salamina, la proprietà è passata alla famiglia Bianco, ai Conti Cenci di Cisternino, per poi arrivare agli attuali proprietari, De Miccolis Angelini, che conducono dal 1986 sia l’attività agricola, producendo e confezionando olio extravergine bio, che quella agrituristica. Il ristorante ha un menù bio a base di prodotti a km zero provenienti dalle aziende facenti parte del Bioitinerario della via Traiana.

La masseria è inoltre riconosciuta come masseria didattica ed dotata di punto vendita e degustazione di prodotti bio e di cosmetici ottenuti da olio di oliva aziendale.

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