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Le dune fossili - formatesi tra 100.000 e 6.000 anni fa - sorgono a meno di 200 metri dalla costa, oltre la SS 379; sono la testimonianza dello spostamento del livello marino e della linea di costa verificatosi nel corso dei secoli a causa di variazioni climatiche. Queste antiche formazioni sono ricoperte dalla pseudosteppa mediterranea, un´associazione erbacea simile alle steppe euroasiatiche, che si sviluppa in un clima mediterraneo, su suoli aridi e pietrosi. La pseudosteppa attecchisce nei luoghi dove si deposita una pur minima quantità di terreno, mentre sulla roccia affiorante si osservano incrostazioni di licheni, primo stadio della colonizzazione vegetale.
Lo sviluppo della vegetazione tipica di questo ambiente è stato favorito dal pascolo e dagli incendi; se invece rimane indisturbata si evolve in gariga, macchia e poi in bosco. Quasi del tutto aride in estate, in primavera le dune fossili appaiono fiorite e variopinte. È molto frequente in questo habitat la fioritura di orchidee selvatiche; fra esse si segnala la presenza di una rara specie endemica di orchidea, la Serapide pugliese, caratteristica della regione. Sulle dune fossili è possibile riscontrare un habitat di grande valenza naturalistica composto da macchia e gariga, nel quale una macchia a sclerofille più densa e sviluppata in altezza si affianca a una bassa gariga costituita da arbusti a copertura rada e discontinua, presente generalmente su affioramenti pietrosi.
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